In linguistica, si usa il termine diaspora per indicare la frantumazione della originaria unità linguistica indoeuropea, ossia “la ramificazione e successiva differenziazione del nucleo di dialetti da cui si svilupparono le varie lingue storiche oggi assegnate alla famiglia indoeuropea, in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale, in Asia Minore e in India”.